Senza parole - Walter Rosselli

Senza Parole - Immagine di Gabriele Zeller. Testo di Walter Rosselli
Non sembra vero, ma è settembre e siamo al terzo passo della nuova stagione. Torna il Rosselli Walter, alla sua quarta tornata su i racconti Arbok, come un viandante che nel suo infinito si ferma sempre nei posti saldati nel cuore. Lo fa Senza parole, anzi, usa le parole per spiegare l’assenza di parole che attanaglia noi poveri scrivani. Il foglio bianco non è mai tale, o forse sì, ma nell’attesa di uno spunto, si mangia e si beve, magari cercando in due quello che da solo non viene. Le cose, come nella vita, migliorano o peggiorano, ma il Rosselli ne giustifica l’andamento e la fatica con la ricerca dell’originalità. I due del racconto tendono a non volercela fare, contrariamente al nostro autore che invece si addentra nella scena e la descrive, con lo stile inappuntabile e inquieto di sempre. Il suo compagno di lettere è forse un omaggio a un nostro maestro locale, un tipo sui generis che preferisce non scrivere nulla e affidarsi agli esempi illuminati o alle citazioni. Ma con Rosselli non si sa mai. Di certo, come lui, Gabriele Zeller tende a superarsi con la sua pittura.

(…) «E perché diavolo oggigiorno occorre sempre essere originali? Un tempo ci si ispirava dal proprio maestro o dall’opera che si ammirava e per forza i testi finivano per assomigliarsi. Ma non dava fastidio a nessuno, qualcosa da imparare c’era pur sempre.»
Prese due cubetti di formaggio e un avido sorso. Lo imitai.
«Mi piacerebbe davvero scrivere un testo brevissimo alla Ungaretti o alla Monterroso. Poi mi piacerebbe sentire i commenti dei miei lettori.»
«I tuoi venticinque?»(…)

Per concludere, noi del Collettivo Arbok Group siamo sempre a disposizione per incontri coi lettori. Se voleste allestire una serata con noi e i nostri libri, fatecelo sapere. A volte bastano fiaschi e scodelle per sentirsi accolti.

Un grande abbraccio e grazie ancora per l’attenzione.

Collettivo Arbok Group                                                                                 Franco Lafranca

Giorgio Genetelli                                                                                           ANAedizioni

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